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Sei obeso e hai tra i 30 e i 40 anni: rischi la demenza

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Obesità depressione
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Obesità depressione

Stando a uno studio condotto dall’Università di Oxford trovarsi in una condizione di obesità tra i 30 e i 40 anni aumenta il rischio di sviluppare la demenza senile.

In pratica per i ricercatori l’obesità è un fattore chiave per diagnosticare questo maggiore rischio di sviluppare la demenza senile. Si tratta del primo studio che mette in relazione l’età in cui si è in sovrapeso con l’aumento del rischio di sviluppare la demenza in età senile.

In base a quanto emerso dalla ricerca è risultato che tra i soggetti di età compresa tra i 30 e i 39 anni il rischio relativo allo sviluppo di demenza risultava 3,5 volte superiore rispetto ai soggetti della stessa età non in sovrappeso. Se invece la persona era diventata obesa più in avanti con l’età, diminuiva il rischio di sviluppare patologie neurodegenerative. Chi è diventato obeso a settant’anni non ha mostrato infatti un aumento del rischio, mentre chi lo diventava nella fascia d’età degli ottant’anni ha beneficiato anche di una riduzione del 22% del rischio di demenza.

Per i ricercatori ciò si spiega col fatto che se si è obesi in età giovanile aumenta il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, difatti l’indurimento delle arterie e la pressione alta determinata dall’obesità rappresentano fattori di rischio anche per le patologie neurodegenerative del cervello, per cui chi è diventato obeso soltanto in vecchiaia non ha messo sotto stress il suo sistema cardiocircolatorio e già questo basterebbe a prevenire il rischio di demenza in età avanzata. La ricerca è stata pubblicata sul Postgraduate medical Journal.

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