Insomma mantenere relazioni di buon vicinato giova anche alla nostra salute. I ricercatori hanno preso in esame per 4 anni più di 5mila anziani dell’età di 70 anni senza problemi cardiaci. E’ stato quindi chiesto di loro di valutare su una scala in 7 punti i loro sentimenti di appartenenza alla comunità, la presenza di vicini disponibili a prestare aiuto in caso di necessità, la fiducia negli abitanti del quartiere e la socievolezza in generale.
Comparando i dati forniti dalle 148 persone morte di crisi cardiache durante gli anni dello studio con le altre che hanno partecipato alla ricerca, è emerso che chi aveva migliori rapporti con i vicini presentava un rischio cardiaco ridotto del 67% rispetto a chi invece aveva il punteggio più basso. Lo studio ha incluso i principali fattori di rischio come età, sesso, stato civile, stile di vita, peso, diabete, ipertensione.
I ricercatori sottolineano però che è necessario tener conto anche dell’ambiente sociale e non soltanto dell’ambiente strettamente famigliare, in quanto il primo può ridurre lo stress.