Diventa così difficile stabilire quel sottile discrimine tra uso e abuso di questa bevanda, come messo in luce da uno studio condotto da Laura Juliano dell’American University.
Lo studio in particolare mette in evidenza come l’assunzione quotidiana di caffè e quindi della caffeina, può assumere le caratteristiche di una vera e propria dipendenza senza che il soggetto stesso riesca a rendersene conto.
Il problema in particolare si pone quando la dipendenza riguarda persone che già hanno dei problemi di salute, quali disturbi della coagulazione o patologie cardiache, o comunque situazioni di vulnerabilità nel caso ad esempio delle donne in gravidanza.
In alcuni adulti infatti l’assunzione abituale di caffeina può dare proprio sintomi di astinenza. In base allo studio gli adulti sani non dovrebbero consumare più di 400 mg al giorno di caffeina, le donne incinte dovrebbero ridurne il consumo fino a 200 mg al giorno, mentre chi soffre di disturbi quali ansia, problemi cardiaci o urinari, pressione sanguigna elevata dovrebbe ridurne notevolmente il consumo. La ricerca è stata pubblicata sul Journal Caffeine Research.