I resti dell’uomo che hanno consentito la ricostruzione della mappa del DNA di un cacciatore-raccoglitore, sono stati scoperti nel 2006 insieme a un altro scheletro nel sito La Brana -Arintero in Valdelugueros, situato nel Nord della Spagna.
I ricercatori attraverso quindi l’estrazione del DNA da un dente di quest’uomo vissuto nel periodo del Mesolitico, sono giunti a questa scoperta. Gli studiosi hanno scoperto dei geni africani nel patrimonio genetico di un europeo di 7000 anni fa, il che spiegherebbe la maggiore pigmentazione della pelle, anche non sono in grado di stabilirne l’esatta tonalità.
Sorprende anche la contemporanea presenza di geni responsabili degli occhi azzurri negli europei di oggi. Gli occhi di colore chiaro potrebbero derivare da una parentela genetica con degli antenati nel Nord Europa, ad esempio Svezia e Finlandia.
Insomma viene in mente la risposta di Albert Einstein che quando espatriò negli Stati Uniti, alla domanda a che razza appartenesse, rispose all’unica razza che conosco, quella umana. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature.