Nel team dei ricercatori che sono arrivati a questa scoperta, fa parte anche l’astronomo italiano Sebastiano Cantalupo, che lavora presso l’Università della California a Santa Cruz.
Questi risultati straordinari sono stati raggiunti con l’impiego del telescopio Keck I, attraverso cui è stato possibile evidenziare i filamenti di gas nelle galassie. Cantalupo ha dichiarato che questa specie di ragnatela che avvolge fra loro le galassie è un oggetto molto eccezionale, enorme, almeno due volte più grande di qualsiasi nebulosa rilevata prima, e inoltre si estende ben oltre l’ambiente galattico del quasar.
In sostanza in base al modello cosmologico standard risulta che le galassie siano incorporate in una sorta di ragnatela cosmica di materia, la maggior parte della quali (l’84%) sarebbe costituita da materia oscura invisibile.
La scoperta ci aiuterà a comprendere quindi meglio l’universo e la sua formazione. L’esperimento scientifico è stato condotto nelle Hawaii e la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.