L’allarme è stato lanciato da un gruppo internazionale di ricercatori secondo cui uno dei principali ghiacciai dell’Antartide, il Pine Island (175 chilometri quadrati nell’Antartide occidentale), è entrato in una fase di scioglimento irreversibile. Per gli studiosi questo scioglimento del ghiacciaio potrebbe portare all’innalzamento del livello del mare di 1 centimetro nei prossimi vent’anni.
Insomma sembra che si sia arrivati a un punto di non ritorno, per cui il ghiacciaio è destinato lentamente a questo processo di scioglimento. Secondo il dott. G Hilmar Gudmundsson, ricercatore del progetto, è stato rilevato che non solo più ghiaccio si riversa dal ghiacciaio all’oceano, ma si riversa con maggiore facilità sulla grounding line ovvero il limite tra la parte del ghiacciaio che poggia sul continente e la sua estensione che galleggia sull’oceano.
I ricercatori avvalendosi di modelli e proiezioni attraverso programmi sofisticatissimi, hanno scoperto che la grounding linea che nel secolo scorso è arretrata di 10 chilometri, nel nostro secolo ha già iniziato probabilmente un ritiro instabile di 40 chilometri.
Insomma i cambiamenti climatici produrranno degli sconvolgimenti sul nostro pianeta, che a causa dell’insufficienza dei nostri mezzi a disposizione, possiamo prevedere molto limitatamente. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Climate Change.