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Alluminio, non usatelo per avvolgere le merende dei bimbi: l’allarme del Ministero della Salute

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Alluminio cibi
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Alluminio cibi

Stando a quanto diramato dall’informativa del Ministero della Salute italiano assieme al Cnsa (Comitato per la Sicurezza Alimentare), l’alluminio che si trova nei fogli di carta stagnola oltre che nelle comuni vaschette può transitare nei cibi cotti che vengono avvolti al loro interno, superando i livelli di soglia determinando un potenziale rischio per la salute. In effetti già nel 200 l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) riguardo all’assunzione settimanale consigliata di alluminio, sia per i bambini che per gli adulti, prevedeva un aggiornamento dei dati: 20 mg alla settimana per un bambino di 20 kg e 70 mg per un adulto di circa 70 kg. La migrazione dell’alluminio presente in maggiori dosi nella carta stagnola e nelle vaschette in particolare risulta facilitata soprattutto dalla varietà dei cibi e dai loro condimenti; ad esempio, il Ministero della Salute sconsiglia l’uso dell’alluminio in alimenti come i capperi sott’olio, le alici salate o altri cibi che particolarmente acidi o salati il cui ingrediente principale sia anche il succo di limone, ad esempio.

Al fine di scongiurare pericoli per la salute, soprattutto per quanto riguarda i bambini e le donne incinte, il Ministero della Salute suggerisce l’adozione di questi accorgimenti: leggere con attenzione l’etichetta verificando che gli utensili realizzati con questo materiale siano idonei al contatto col cibo; evitare di usarli con cibi particolarmente acidi o salati; conservare gli alimenti oltre le 24 ore solo a temperatura di refrigerazione o congelamento; conservare a temperatura ambiente oltre le 24 ore solo gli alimenti solidi secchi come caffè o frutta secca.

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