Dopo aver giocato a
football americano anche per una sola stagione, il cervello degli adolescenti subisce dei danni simii a querlli prodotti da un lieve trauma cranico. E’ quanto emerge da una ricerca del
Wake forest Baptist Medical Centre presentato alla Radiological Society of North America, che ha preso in esame gli effetti che può avere sui giovani e sullo
sviluppo del cervello gli sport che richiedono un contatto con gli avversari. Lo studio a differenza di altri precedenti, non ha preso in esame soltanto i cambiamenti cerebrali a seguito di uno scontro, ma in particolare si è soffermato sui cambamenti nel
cervello anche quando i giocatori non hanno riportato commozioni cerebrali. In base agli
esami cerebrali prima e alla fine della stagione è stata evidenziata dele modifiche nella materia bianca del
cervello. Questa materia bianca con i suoi milioni di di fibre nervose collega le varie aree del cervello. Gli scienziati non sono in grado di dire se queste modifiche ed alterazioni siano sostanziali o meno, ovvero se hanno carattere permanente, tuttavia il punto nodale consiste nell’appurare se il football americano, sport di contatto, sia da considerare maggiormente pericoloso per i ragazzi, perché a quell’età il cervello è ancora in fase di sviluppo e quindi maggiormente vulnerabile.