Gli esperti in particolare hanno offerto a 100 giovani un frappè al cioccolato che presentava diverse gradazioni di grassi e zuccheri. Mentre i partecipanti all’esperimento gustavano il loro frappè, gli studiosi attraverso una risonanza magnetica funzionale monitoravano il loro cervello per vedere quale dolce riuscisse a stimolare meglio i cosidetti circuiti del piacere.
Ebbene dai risultati è emerso che il frappè ricco di zuccheri riusciva molto meglio di quello pieno di grassi a stimolare le aree del cervello deputate alla gratificazione a seguito del rilascio delle endorfine che donano sensazioni di profondo benessere. In sostanza quindi gli studiosi hanno individuato nello zucchero l’elemento in grado di attivare meglio i circuiti neurali del piacere, perché mangiare zucchero sviluppa un rapporto di dipendenza, per cui più ne mangi e più ne vuoi consumare.
Sulla base di questi risultati una dieta volta al dimagrimento dovrebbe contenere percentuali molto basse di zucchero. Lo studio è stato pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition.