Il decorso pur essendo diverso da paziente a paziente è comunque caratterizzato da una serie di sintomi comuni. L’esordio della patologia è preceduta dal mild cognitive impairment (mci), che indica un leggero calo del livello delle prestazioni per quanto riguarda le funzioni cognitive, relative alle capacità verbali, alla memoria e all’orientamento. La malattia però ha un impatto non soltanto sulle funzioni cognitive, quali la capacità di parlare e di pensare, ma può anche essere causa di altri problemi quali ad esempio stati di confusione mentale, frequenti cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale.
Tra le terapie non farmacologiche si segnala la terapia di orientamento alla realtà (ROT), a cui si riconosce qualche efficacia sebbene modesta. Si tratta di un intervento piscosociale che consiste nel ridurre la tendenza del paziente all’isolamento, rendendolo soggetto attivo e partecipe alle relazioni sociali e all’ambiente che lo circonda. L’orientamento alla realtà si avvale di stimolazioni verbali, visive, scritte, musicali.