Per molte persone curarsi con i rimedi naturali è sicuro, efficace e privo di controindicazioni a differenza dei farmaci che invece, presentano ad esempio effetti collaterali. In realtà i rimedi naturali proprio come i farmaci, possono rivelarsi inefficaci, interagire negativamente con altre terapie oppure dare effetti indesiderati gravi come reazioni allergiche o danni al fegato. In particolare sul sito dell’Issalute si legge che i rimedi fitoterapici hanno un vasto campo d’azione. Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità fanno degli esempi. La liquirizia, ad esempio, è spesso usata per il bruciore di stomaco, ma non è completamente sicura: bastano, infatti, 50 grammi al giorno, per 2 settimane, a provocare pericolose irregolarità del battito cardiaco. È per questo che gli effetti dei fitoterapici andrebbero esaminati con studi scientifici e, in caso di esito positivo, non sarebbero diversi dai farmaci. Se efficaci, infatti, potrebbero essere persino prescritti da un medico!
Ha senso poi dire che i normali farmaci non sono naturali? L’insulina cura il diabete, ma scorre naturalmente nel sangue delle persone sane. L’antibiotico Penicillina è naturalmente presente nel fungo Penicillium notatum. La digitale, una cura per il cuore, è ricavata da una pianta presente nei nostri boschi. E sarà vero che tutto ciò che è naturale fa bene? La stessa digitale, oltre certe dosi, è tossica. Sono tossici anche l’arsenico, un elemento noto da millenni, e i veleni prodotti da naturalissimi pesci, insetti e serpenti.
In conclusione, quindi, i rimedi naturali possono anche rivelarsi inutili o dannosi per cui è sempre fondamentale rivolgersi al proprio medico prima dell’assunzione.