Ignazio, detto “Cito”, 31 anni fa era solo un
ragazzo con tanti progetti per l’avvenire. Ma all’età di 22 anni, nella notte della festa del papà del 1988, rimane gravemente ferito in un
incidente stradale. In coma dal 1988 Ignazio Okamoto è morto a 54 anni lo scorso 23 agosto. Il ragazzo si trovava con altri 4 amici a bordo di una auto che uscì di strada lungo la
A22 del Brennero. Uno dei ragazzi morì mentre Ignazio finì in coma dal quale non si è più ripreso. La madre al
Giornale di Brescia ha raccontato che: “
Mio marito ha lasciato il lavoro e per 31 anni ha seguito in casa nostro figlio. Fin da subito ci dissero che non si sarebbe più svegliato dal coma. Non ho mai pensato – ad interrompere le terapie, mai pensato una sola volta al fine vita in questi 31 anni in cui io e mio marito ci siamo isolati dal mondo“. Il ragazzo, la cui vita si è cristallizzata per sempre in quella notte fatale, in tutti questi anni è stato sempre accudito amorevolmente dai genitori fino all’ultimo.
Una vicenda carica d’amore, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ricorda quella di tanti altri familiari che hanno accudito figli, sorelle, fratelli, padri e madri costretti su un letto.