Stando a uno studio condotto dalle Università delle Isole Baleari di Palma di Mallorca e dell’Umit, l’Università di scienze della salute di Hall in Tirol, in Austria, avere un partner al proprio fianco nel momento in cui si sperimenta la
sofferenza, ad esempio a causa di una
malattia, può essere di giovamento. Ed anche se non vi è un contatto verbale o fisico nel momento del dolore, la possibilità di avere un sostegno sociale diminuisce la percezione dello stesso. I ricercatori hanno preso in esame 48 coppie che sono state valutate sulla base della sensibilità al dolore da pressione. Ogni volontario è stato testato sia da solo che in compagnia del proprio partner. I ricercatori delle due Università hanno poi chiesto al campione di rispondere a dei questionari per valutare la loro percezione al dolore. Le prove in cui sia gli
uomini che le
donne potevano contare sulla vicinanza del partner hanno evidenziato delle soglie di tolleranza al dolore decisamente più alte. In pratica la relazione con il proprio compagno o la propria compagna è in grado di far nascere la
giusta empatia che porta a sentire meno il dolore.
In particolare uno dei ricercatori spiega che non solo parlare o toccare la persona sofferente aiuta a diminuire il dolore ma anche: “la presenza passiva di un partner romantico può ridurlo e che l’empatia del partner può attenuare il disagio affettivo durante l’esposizione al dolore”. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Scandinavian Journal of Pain.