Anzitutto si tratta di una crisi parlamentare pertanto il premier Conte si ripresenterà al parlamento per chiedere la fiducia. In quella sede il governo dovrebbe avere la sfiducia e quindi Matteo Salvini dovrà votare contro la fiducia al governo Conte. Questa votazione potrebbe avvenire intorno al 20 agosto a cui farebbe seguito pochi giorni dopo, presumibilmente il 25 agosto, lo scioglimento delle Camere. La procedura prevede che dopo lo scioglimento delle Camere, Conte rassegni le dimissioni e il Presidente della Repubblica inizi le consultazioni per verificare se ci sono le possibilità di formare un nuovo governo senza passare per il voto anticipato.
Crisi di governo, voto anticipato: le tre possibili date
Se le Camere verranno sciolte si andrà al voto. Tutta la procedura durerà non meno di 60 giorni, per cui il voto potrebbe esserci tra il 20 ottobre e il 3 novembre. Queste le date che, allo stato dei fatti, sembrano più probabili: 20 ottobre, 27 ottobre e 3 novembre. Insomma la possibilità di un governo tecnico non sembra entusiasmare nessuna delle parti in gioco. Riguardo invece al voto per la legge costituzionale sul taglio dei parlamentari Matteo Salvini si è espresso così: “Eh sì, così poi non si vota. L’abbiamo votato tre volte ma se poi fai passare la legge poi non vai più a votare e quindi capisco che c’è tanta gente che ha paura di non essere rieletta che userà nei prossimi giorni qualsiasi mezzo per mantenersi la poltrona”.