I rumori della masticazione gli sono del tutto insopportabili. Così
Derrol Murphy, un 41enne di San Diego (California) che lavora in una società di design, è da 4 anni che on parla più con la famiglia. I pranzi e le cene sono per lui i momenti più critici. Quando sente il rumore prodotto dalle mascelle e dai denti che sminuzzano il cibo non può fare a meno di raegire con gesti violenti e inconsulti. Ad esempio non può mangiare al ristorante nè andare al cinema. Nonostante questo problema possa essere di ostacolo alle relazloni sociali, l’uomo ha inziato una relazione sentimentale con un collega, un certo Kurt, che è stato avvertito subito di questo suo problema.
In realtà l’uomo soffre di una patologia nota come misofonia. Si tratta di un disturbo che riguarda le persone che hanno scarsa tolleranza verso disturbi specifici. In particolare i ricercatori dell’Università di Newcastle hanno messo in evidenza come chi soffre di questo disturbo non sopporti di sentire i rumore di un altro che mastica o respira. I ricercatori hanno scoperto che chi è affetto da questo disturbo presenta delle anomalie strutturali e funzionali che si evidenziano in specifiche aree cerebrali. In tal senso hanno utliizzato l’imaging cerebrale a risonanza magnetica (MRSI) mentre i volontari venivano esposti a suoni di diversa natura. In particolare in chi soffre di misofonia i test hanno evidenziato una maggiore attività del lobo dell’insula, un’area del cervello coinvolta nei processi di selezione delle cose cui prestare attenzione
Inoltre è stata rilevata anche una maggiore attività nella corteccia prefrontale ventrocentrale (vmPCF), che è coinvolta nell’elaborazione del rischio e della paura. Non esiste una cura specifica di questo disturbo, per cui il consiglio degli esperti è di evitare le fonti di rumori che portano a queste reazioni di malessere o di indossare delle cuffie ascoltando musica. Lo studio è stato pubblicato su Current Biology.