Molto spesso il pianto nel sonno è causa di ansia per i neogenitori, ma non bisognerebbe preoccuparsi più di tanto. Bisogna stare attenti soltanto a non confondere un pianto “naturale” con l’esigenza di soddisfare bisogni come l’alimentazione o l’essere cambiati o eventualmente il pianto dovuto al verificarsi di piccole coliche. E sempre importante quindi saperne riconoscere la causa.
Bisogna valutare la situazione del neonato tenendo conto che ogni situazione è diversa dall’altra. Ad esempio se il bambino è raffreddato è probabile che respiri a bocca aperta e quindi che si risvegli. In questo caso è anche possibile che pianga perché non riesce a respirare agevolmente. Se invece ad esempio il bambino è in fase di eruzione dentaria, il fastidio gengivale può dare origine a risvegli e pianti dovuti a questo fastidio. A volte il pianto potrebbe anche essere dovuto semplicemente ad un brutto sogno, oppure ad una sensazione di paura o anche a un semplice bisogno fisiologico.