Stando uno studio condotto dalla Icahn School of Medicine a Mount Sinai, New York City, la diffusione dei
ceppi virali responsabili dell’influenza potrebbe trovare un serbatoio anche nella
specie canina. La conseguenza sarebbe che il
virus che infetta
suini e
uccelli potrebbe estendere la sua capacità infettiva anche ai
cani. In particolare la ricerca ha evidenziato che nei
cani esiste un’altra classe di virus che proviene dai suini e che ha la sua prima diffusione negli uccelli. Tuttavia il
virus sta subendo dei riassortimenti con altri virus canini. Nello specifico i
ceppi virali H1H1 H3N2 e H3N8 hanno cominciato ad interagire tra di loro. Si tratta di un meccanismo che può essere considerato molto simile a quanto accaduto dieci anni fa con i maiali.
Pertanto per gli autori della ricerca bisognerebbe limitare la diffusione dei virus influenzali nei cani, perché ciò potrebbe aumentare il rischio che possano divenire trasmissibili anche all’uomo. Il prossimo step sarà di capire se l’uomo è in grado di sviluppare una immunità dal virus H1N1 presente nei cani. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista mBo.