Il batterio che rende cattivo l’odore del sudore
In particolare i ricercatori dell’università di York nello studio pubblicato sulla rivista ELife, hanno scoperto che è lo Staphylococcus Hominis, il principale responsabile dei cattivi odori. L’odore sprigionato dalle ascelle diventa irrespirabile a causa dei tioli, ovvero composti organosolforosi prodotti dagli stessi batteri quando metabolizzano il nostro sudore. L’odore è molto simile alle cipolle, alla carne o allo zolfo. I deodoranti che reperiamo al supermercato o nascondono l’odore con altre fragranze oppure lo eliminano agendo sui batteri che ne sono causa. In particolare i ricercatori sono riusciti a identificare nel dettaglio la struttura molecolare di una proteina ‘trasportatrice’, che consente ai batteri di riconoscere i composti inodore del sudore e quindi di inghiottirli.
Così in particolare ha commentato Gavin Thomas, coordinatore dello studio: “Molti deodoranti oggi agiscono un po’ come una bomba nucleare sotto le ascelle, inibendo o uccidendo gran parte dei batteri presenti per prevenire i cattivi odori, ma in realtà è solo un piccolo numero di loro a causarli”. La conoscenza di questa proteina potrà quindi consentire di realizzare nuovi tipi di deodoranti in grado di inibirne l’attivazione.
Deodoranti: i giovani ne fanno poco uso
Stando a uno studio condotto da una società di ricerche di mercato YouGov il 40% dei giovani americani non userebbe alcun tipo di deodorante. In particolare dal sondaggio emerge che negli ultimi 12 mesi quasi il 40% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni non ha fatto uso dei deodoranti.Anche il 30% dei millenials, ovvero i giovani nati tra il 1981 e il 1996 non nutre particolare simpatia nei confronti degli antitraspiranti. Insomma sembra che i giovani americani gradiscano l’odore della propria pelle anche quando ll sole batte a picco. Sempre secondo Yougov vi è invece molta attenzione ai capelli che i ragazzi, per la felicità dei produttori di shampo, si lavano una volta al giorno.