Si tende a dare per scontato che una
neomamma debba essere sempre felice e sorridente. In realtà il periodo
dopo il parto si caratterizza per gli importanti cambiamenti fisici e gli sbalzi ormonali che possono influire sull’umore e sulla salute della neomamma. La
depressione post partum colpisce una percentuale che riguarda tra il 10 e il 15% delle neomamme a tre mesi dalla nascita del loro figlio. In particolare ne sofffrono tra le 50 e le 100mila donne ogni anno. In Italia, su 550.000 nascite all’anno si registrano circa 46.000 casi di donne che soffrono di DPP. La donna si sente triste senza alcun motivo apparente, irritabile, tendente al pianto e, soprattutto ritiene di non essere all’altezza del suo nuovo ruolo di mamma. Frequente è anche la vergogna mista al senso di colpa del “non sentirsi felice”. Tuttavia bisogna distinguere la depressione post partum da un’altra reazione piuttosto comune, denominata “maternity blues” o “baby blues”, che è una reazione emotiva dovuta all’esperienza del parto e che si manifesta 2-3 giorni dopo il parto, scompare entro una decina di giorni e può verificarsi in oltre il 70% delle madri. E’ contraddistinta da ansia, frequente pianto, stanchezza, instabilità dell’umore, tristezza e confusione. La DPP, invece, presenta sintomi più intensi e duraturi e può iniziare anche 3-4 mesi dopo il parto. In queste situazioni è fondamentale parlarne con le persone più vicine e soprattutto rivolgersi al medico di fiducia.
Per ogni donna c’è un percorso terapeutico diverso, per cui la DPP va riconosciuta e affrontata nel modo giusto.
Depressione post partum: le cause
Ma da cosa può dipendere questa condizione? Stando ad alcuni studi se i livelli del gene recettore dell’ossitocina sono bassi aumentano il rischio di sviluppare la depressione post-partum. In effetti l’ossitocina viene anche definito come l’ormone dell’innamoramento e dell’affettività, inoltre attenua anche lo stress ad aiuta a mantenere un certo affiatamento nella coppia. Tale molecola viene in gioco anche tra la mamma e il bambino rafforzandone il legame emotivo. I sintomi più frequenti di questa particolare depressione che si caratterizza come disturbo dell’umore si manifestano con irritabilità ed anche perdita del sonno e dell’appetito.