Col passare del tempo e l’avvento di tecnologie sempre nuove, la bilancia ha iniziato sempre più a pendere verso una forma di scambio basata su infrastrutture virtuali, di cui ovviamente l’avvento di Internet è stato il più grande veicolo.
In questi tempi praticamente tutto si può trovare online. Il maggior volume di acquisti di prodotti viene effettuato tramite colossi del web quali Amazon ed Ebay, senza contare che il cinese Alibaba ha ormai il volume di traffico merci maggiore al mondo (sebbene in molti casi ci siano evidenti problemi di sicurezza per quanto riguarda l’autenticità delle merci acquistate). I dati relativi al 2018 indicano infatti un aumento del 15% rispetto all’anno precedente e un fatturato mondiale che per i soli Amazon e Alibaba si aggira attorno al triliardo di dollari, con la Cina a fare da apripista per quanto riguarda la spesa online con un totale di oltre 700 miliardi di dollari.
Sempre navigando in rete, poi, siamo perennemente bersagliati da messaggi pubblicitari e oggigiorno la pubblicità online ha ormai sorpassato in efficacia quella più tradizionale su giornali e televisioni. Da Google a Facebook, le possibilità di acquistare spazi pubblicitari per il proprio prodotto (peraltro con la possibilità di targettizzare la visibilità dei propri annunci e di valutare l’efficacia che essi hanno per le vendite) è diventata sempre più imponente, tanto da rendere il pubblico ormai completamente assuefatto alla comparsa di pagine pubblicitarie – anche perché l’evoluzione dei sistemi di marketing ci mostra quasi esclusivamente prodotti di cui siamo alla ricerca o riguardo i quali abbiamo cercato informazioni.
Questo massiccio spostamento delle abitudini quotidiane della popolazione verso il virtuale, ha fatto sì che anche i metodi di pagamento si evolvessero a una rapidità mai vista prima. Una importante rivoluzione in tal senso è stata l’avvento di Paypal, o più in generale dei portafogli online. Si tratta di piattaforme che permettono di ricevere o inviare denaro, legate a un determinato indirizzo mail (che avrà praticamente la stessa funzione dell’Iban delle carte di credito, cioè individuare il conto – in questo caso il portafoglio online – cui inviare il denaro).
Se ad esempio una persona svolge dei lavori telematici, molto spesso avrà a che fare con aziende che operano online e che hanno comodità e interesse ad effettuare transazioni tramite Paypal. A sua volta poi l’utente può scegliere se tenere i propri soldi sulla piattaforma, in previsione magari di effettuare acquisti online, oppure se collegare il proprio account alla carta di credito, cui si possono inviare i fondi presenti sul portafoglio virtuale per “convertirli” in moneta reale.
Anche forme di pagamento più immediate, quali ad esempio il banale casello autostradale, si sono evolute per consentire agli utenti transazioni più rapide e sicure. Il fulcro di questa evoluzione sta nell’eliminazione dello scambio di contante. Questi stessi fornitori di servizi fanno poi a gara ad ampliare la loro offerta consentendo altre tipologie di pagamento persino per quanto riguarda l’acquisto di carburante (tema di particolare interesse per aziende e liberi professionisti).
C’è inoltre una particolare forma di pagamento che ha acquisito molto risalto negli ultimi due anni per via delle grandi fluttuazioni di valore di cui è stato protagonista (ma che in realtà esiste da molto più tempo) è quello delle criptovalute, la cui punta di diamante è rappresentata dall’ormai famoso Bitcoin. Si tratta in sostanza di vere e proprie monete virtuali, soggette quindi a fluttuazioni di valore determinate dal mercato stesso (quantità di “unità” di criptovaluta esistente e richiesta da parte del mercato). Per via del tipo di tecnologia su cui si basano – conosciuta come blockchain, che ha la caratteristica di essere condivisa e immutabile, rappresentando quindi l’estremo livello della tracciabilità – rappresentano una forma di transazione di denaro completamente sicura e quindi un po’ alla volta diverse compagnie si stanno organizzando per poter ricevere pagamenti in Bitcoin (e altre criptovalute popolari come Ethereum o Litecoin).