Sonnambulismo: come riconoscerlo
Di per sé il fenomeno del sonnambulismo non può essere considerato di natura “maligna”. Tuttavia può portare la persona che ne soffre a compiere azioni e comportamenti pericolosi. Ma come riconoscere che si è in presenza di un paziente che soffre di sonnambulismo?
I sintomi più evidenti di questo disturbo del sonno comprendono il camminare, il parlare e il compiere movimenti durante il sonno. Inoltre il soggetto ha difficoltà di risveglio durante l’episodio e presenta un’amnesia relativamente agli episodi di sonnambulismo.
In alcuni casi possono verificarsi dei comportamenti inappropriati, il soggetto può gridare e potrebbe avere delle reazioni aggressive.
Sonnambulismo: come curarlo
Generalmente bisognerebbe aspettare che il sonnambulismo vada incontro ad una remissione spontanea. È importante però nel frattempo creare un ambiente sicuro per prevenire incidenti durante gli episodi e preparare interventi psicologici per gestire al meglio fattori di stress che possono contribuire a causare questo disturbo. In questo senso sarebbe fondamentale mantenere degli orari regolari per quanto riguarda l’addormentamento e il risveglio, evitare di andare a dormire troppo tardi o di dormire poco. Bisognerebbe limitare l’uso di alcol e organizzare una vera e propria routine nell’addormentamento, magari provando anche delle tecniche di rilassamento.
A volte si rendono necessari interventi di carattere specialistico, che riguardano l’esame del sonno e l’applicazione di una psicoterapia di tipo comportamentale. Per esempio una tecnica che può aiutare è l’ipnosi. I farmaci, antidepressivi e ansiolitici o sedativi, sono soggetti esclusivamente alla prescrizione del medico.