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Migrante decapitato dallo scafista per un succo di frutta

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E’ stato il quotidiano spagnolo El Mundo a raccontare questa terribile storia sulla base delle testimonianze dei volontari della Croce rossa spagnola. Stando a quanto si apprende, durante la traversata tra Marocco e Spagna uno scafista ha decapitato un giovane migrante colpevole di avergli bevuto il succo di frutta. Stando a quanto si apprende, il gommone era partito il pomeriggio del 5 luglio dalla spiaggia di Kariat Arkmane (vicino alla città di Nador, a nord del Marocco) ed è arrivato all’alba del giorno successivo in acque spagnole, nel mezzo del Mare di Alboran. il proprietario della barca, il guineano Oumar Diallo, che si era fatto pagare 2.500 euro a testa, era anche lui provvisto del pacco di sopravvivenza. Uno dei migranti, provenienti dall’Africa subsahariana, ha bevuto il suo succo.

La reazione dello scafista è stata di inaudita violenza: ha estratto un pugnale e lo ha decapitato. L’uomo ha gettato la sua testa in mare mentre il corpo è rimasto sul gommone per circa 45 minuti. L’Organizzazione marocchina per i diritti umani lo aveva già denunciato diverse volte per traffico di essere umani: “Individua le persone nel suo Paese di origine, la Guinea, e le convince a partire, chiedendo in cambio 3mila euro. La polizia marocchina lo ha fermato più volte ma è sempre stato scarcerato”. Solo dopo lo sbarco, i migranti hanno raccontato quanto successo agli operatori della Croce Rossa.

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