Così hanno raccontato: “Un fatto del genere ci commuove molto. Abbiamo provato ad adottare quel cane, ma non ci siamo riusciti, così abbiamo deciso di costruirgli una cuccia e di portargli, ogni giorno, acqua e cibo”. Proprio per questo è stato soprannomimato l’Hachiko greco.
Qualche anno fa si è verificato un episodio analogo. Tutto ha inizio nel 2005 quando Miguel Guzmàn trova un cane chiama Capitàn e decide di regalarlo a suo figlio Damiàm. Purtroppo il padre l’anno seguente scompare prematuramente. La moglie dell’uomo e il figlio si erano convinti che l’animale fosse morto, ma un giorno durante la visita al cimitero lo ritrovano a vegliare sulla tomba del suo padrone. Ed è proprio lì che è rimasto in questi 10 anni. Il giorno lo trascorreva a gironzolare per il cimitero, ma la sera faceva sempre ritorno per dormire sulla lapide del suo padrone. La donna che lo ha sfamato per tutti questi anni ha dichiarato che era dolcissimo. Adesso che Capitàn non c’è più, si spera che possa essere sepolto vicino al suo amico Miguel, da cui è stato inseparabile in tutti questi anni. Questo cane col suo comportamento ci ha dato una lezione su cosa significa veramente amare