Ha saputo raccontare Napoli con garbata ironia senza mai perdere la speranza che i mali di Partenope, di ieri e di oggi, prima o poi potessero essere medicati. In particolare così l’ha ricordato Renzo Arbore suo grande amico. “Con la scomparsa di Luciano De Crescenzo perdiamo tutti un grande amico. Era un maestro per tutte le cose belle che c’ha fatto conoscere. È una gravissima perdita per la cultura italiana e per la città di Napoli di cui era un esponente fiero ed orgoglioso”.
Luciano De crescenzo: le frasi più belle
Vi lasciamo con questo piccolo florilegio relativo alle frasi più belle dello scrittore.
ll segreto della vita è la distrazione, ovvero il dimenticarsi che esiste la morte.
Siamo angeli con un’ala sola, solo restando abbracciati possiamo volare.
Il passato non sta mai fermo un attimo: è mobile come una bandiera in una giornata di vento.
Al Niente preferisco l’Inferno, se non altro per la conversazione.
La lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano.
Secondo il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, non è la mancanza di amore, ma la mancanza di amicizia che rende infelici i matrimoni.
La Fede è violenza, qualsiasi tipo di Fede, religiosa, politica e sportiva. Dietro ogni guerra c’è sempre un uomo di Fede che ha sparato il primo colpo.
Sopporta di essere danneggiato un poco dal tuo vicino. Questa frase può essere considerata l’undicesimo comandamento del popolo napoletano, se non altro perché ne esalta la principale virtù: la tolleranza.
La solitudine è un accrescitivo, è una lente d’ingrandimento: se stai male e sei solo, stai malissimo, se stai bene e sei solo, stai benissimo.