Protagonista di questa vicenda è Derrick Byrd, giovane di Aberdeen (Washington). Il ragazzo vive con la sorella maggiore, Kayla, e i tre figli di lei. L’incendio si è originato intorno alle 4 del mattino.
La piccola Mercedes, la figlia maggiore di Kayla, a causa delle fiamme è rimasta bloccata nella sua stanza. Il ragazzo senza pensarci due volte è salito per le scale per raggiungere la piccola. Così in particolare ha raccontato: “L’avevo sentita gridare il mio nome, non potevo lasciarla lì, così ho iniziato a correre verso di lei, mentre sentivo il fuoco che mi bruciava la pelle”. Ed ancora: “Alla fine sono riuscito a raggiungerla, mi sono tolto la camicia e l’ho avvolta intorno al suo viso, per evitare che respirasse tutto quel fumo. Poi siamo scappati il più velocemente possibile”.
Il ragazzo assieme ai nipotini, tramite una eliambulanza è stato trasportato in ospedale a causa delle gravi ustioni riportate. I due bambini stanno meglio. La polizia locale e la comunità di Aberdeen l’ha già definito eroe, ma lui con grande modestia rifiuta questa definizione: “Non lo sono, al massimo posso esserlo solo per i miei nipotini, ma semplicemente mi sono rifiutati di abbandonarli alla morte. Lo rifarei ancora, anche se dovessi riportare ustioni più gravi o addirittura morire”.