Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità spiegano che le vaccinazioni del bambino nel primo anno di vita non vanno a compromettere né a sovraccaricare il sistema immunitario. La ricerca scientifica, infatti, ha dimostrato che nel primo anno di vita il bambino è già perfettamente in grado di rispondere alle componenti dei microbi contenute nei vaccini senza conseguenze per l’organismo.
D’altronde sempre gli esperti dell’Iss spiegano che bel corso dei millenni, il sistema immunitario dell’uomo si è dovuto adattare per rispondere in maniera efficace a una grande varietà di microbi: ogni neonato eredita questa capacità che si manifesta fin dalle prime ore di vita. Se così non fosse, gran parte dei neonati non sopravvivrebbe alla moltitudine di virus, batteri e funghi che si trova a fronteggiare subito dopo la nascita. Basti solo pensare che al momento della nascita e nelle prime ore di vita il bambino è esposto a più di 400 specie diverse di batteri che corrispondono, considerando che ogni batterio presenta un numero variabile tra 3.000 a 6.000 antigeni, a più di 1.000.000 di antigeni differenti.
D’altra parte, però, il primo anno di vita è il periodo di tempo nel quale, venendo meno la difesa conferita dagli anticorpi materni, è più probabile che il bambino venga a contatto con agenti patogeni che possono causare malattie con manifestazioni e complicanze gravi.
Il calendario vaccinale per l’età pediatrica è stato redatto dal Ministero della Salute e definito in modo da soddisfare sia il criterio di efficacia dei vaccini che quello di tempestività, ovvero vaccinare prima che insorga la malattia.
In definitiva i bambini risultano perfettamente in grado di rispondere in maniera adeguata ai vaccini; questi non solo non sovraccaricano il loro sistema immunitario ma possono anche somministrarsi in associazione per ottenere un’ottima risposta immunitaria. Pertanto le vaccinazioni del bambino nel primo anno di vita non vanno a compromettere né a sovraccaricare il sistema immunitario. La ricerca scientifica, infatti, ha evidenziato che nel primo anno di vita il bambino è già pronto a rispondere alle componenti dei microbi contenute nei vaccini senza conseguenze per l’organismo.