La ragazza ha inserito la piastra di Peri in un asciugamano elettrico in un bagno pubblico per un totale di 3 minuti. Questa frazione di tempo così breve si è rivelata sufficiente per lo sviluppo di batteri e funghi patogeni.
Così ha scritto la ragazza su facebook: “Non asciugatevi mai più le mani in cose del genere. Questi sono diverse specie di funghi patogeni e batteri che vorticano intorno alle vostre mani mentre voi pensate di uscire con le mani pulite.Vi prego.Questo messaggio è stato scritto per diffondere consapevolezza e non per instillare timore”.
Il medico Jennifer Wider, esperta nella salute della donne, che ha chiesto alla ragazza di fare questo esperimento, ritiene che probabilmente il batterio che si sta sviluppando nella provetta è l’Escherchia coli, un microrganismo che è parte integrante della flora intestinale dell’uomo. La dottoressa sottolinea che: “I bagni pubblici sono pieni di germi, non sorprende che l’asciugamano possa diffondere batteri e altri germi. Non vorrei mettere le mie mani o quelle di un bimbo su un asciugamano simile”.
Insomma tornare ad asciugarsi le mani con la carta sarebbe meglio.
Da uno studio condotto dalla University of Connecticut School of Medicine è emerso che gli asciugamani elettrici ad aria presenti nei bagni possono “aspirare” i batteri presenti sui servizi igienici e rimandarli sulle mani appena lavate. In tal modo si potrebbe favorire la diffusione di batteri temibili quali diffusione di temuti batteri come lo Stafilococco aureo e il Clostridium difficile. Lo studio in particolare mostra che questi essiccatori possono favorire la dispersione dei germi dalle mani delle persone e sulle superfici circostanti. I ricercatori hanno posto delle piastre sterili nei bagni delle loro università. Nel caso in cui non venivano azionati gli asciugamani elettrici, dopo 18 ore sulle piastre sterili era cresciuta al massimo una colonia batterica. Ma era sufficiente metterli in funzione per appena 30 secondi per vedere comparire da 18 a 60 colonie in media a seconda dei bagni, fino a un massimo di 254. Si tratta di batteri in alcuni casi anche resistenti all’azione degli antibiotici. Aggiungere dei filtri aiutava a ridurre di 4 volte la diffusione di spore, ma non la impediva.
Insomma ritornare al tovagliolo di carta dopo averle lavate con il sapone sembra essere la soluzione igienica migliore. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology.