In particolare giovedì 4 luglio ad Anchorage, la più grande città dello Stato, il termometro ha raggiunto 32 °C a fronte di una media stagionale di 18-19 °C in questo periodo dell’anno.
Secondo gli esperti questo anomalo innalzamento delle temperature sarebbe da attribuirsi alla concomitanza di due fenomeni: lo scioglimento del ghiaccio artico e l’aumento della temperatura delle acque dell’Oceano Artico. Insomma in Alaska è in corso una ondata di caldo senza precedenti.
Stando sempre a quanto riportato dalla BBC News, i biologi hanno affermato che l’aumento delle temperature nello Stato ha provocato la morte di migliaia di pulcinelle di mare (uccelli noti anche come fratercule) per la mancanza di cibo. Questo perché i pesci di cui si nutrono gli uccelli sono emigrati verso nord dopo che la temperatura dell’acqua è aumentata.
Una volta l’Alaska era una terra completamente ricoperta di ghiacci. Queste mutazioni epocali non possono non far pensare agli effetti del riscaldamento globale sull’ambiente.