La donna scende con l’ascensore. Ha con sè una cassetta di vino. Improvvisamente l’ascensore si blocca, la donna che non aveva con sé il cellulare, prova invano ad attirare l’attenzione della signora della pulizie che però ha terminato il suo lavoro ed è già uscita di casa.
Nell’ascensore non vi è in pulsante per segnalare una emergenza e far scattare i soccorsi. Invano la 50enne prova ad aprire le porte del vecchio impianto per far scattare l’allarme, ma è fatica sprecata perché era stata lei stessa a disattivarlo.
Intanto l’abitacolo dell’ascensore, a causa del caldo di questi giorni è diventato un forno. La donna a questo punto per sopravvivere può fare solo una cosa: rompe una delle bottiglie di vino che aveva con sè e ne beve un sorso. In tal modo evita la disidratazione che le sarebbe stata fatale.
A risolvere la situazione è la figlia che non riuscendo a mettersi in contatto telefonicamente, nella giornata di sabato 30 giugno si reca a casa della madre. Quando arriva sente le grida della donna, quindi chiama i vigili del fuoco che finalmente la liberano. La donna sta bene per cui non si è reso necessario andare al pronto soccorso.