Ebbene, diciamo una volta per tutte che non esiste differenza fra farmaco per il cuore e farmaco per la pressione. Molti farmaci prescritti per malattie di cuore sono assunti anche e in virtù di un loro effetto, magari indiretto ma vantaggioso, sui valori della pressione arteriosa. Di contro, assumere un farmaco per contenere valori di pressione elevati risulta comunque essere un farmaco protettivo per il cuore, soprattutto i farmaci che appartengono alla categoria dei betabloccanti o degli ACE-inibitori, tra i quali rientra la maggior parte dei prodotti cardiovascolari ed antipertensivi.
Farmaci betabloccanti e ACE inibitori: come agiscono
I betabloccanti agiscono come un freno alla produzione di adrenalina e noradrenalina e, contenendo i valori pressori, mantengono il cuore più tranquillo risparmiandone il lavoro. Gli ACE inibitori agiscono su meccanismi ormonali responsabili di aumento della pressione arteriosa. Persino i diuretici, i farmaci che anticamente erano i soli a disposizione per curare la pressione alta, tendono a ridurre i valori pressori ma contemporaneamente riducono il lavoro del cuore, secondo il meccanismo di riduzione della massa liquida circolante. A proposito dei diuretici, per spiegarci meglio, se consideriamo che nella nostra circolazione viaggiano circa 5-6 litri di sangue messi in moto continuamente dalla pompa cardiaca, ridurre questa quantità anche di poco con un diuretico fa affaticare meno il cuore, così come, in tempi veramente molto antichi, si cercava di ottenere applicando sulla pancia le sanguisughe (mignatte).
Perciò ricordiamoci che non c’è alcuna distinzione fra medicine per il cuore e medicine per curare l’ipertensione arteriosa!