Spesso per combatterla si sente sempre più parlare di semplici rimedi. Stando a quanto riportano gli esperti dell’Istituto Superiore di sanità, quelli più semplici sono proprio gli integratori.
In particolare si utilizzano integratori che prevedono quale principio attivo la Serenoa Repens che si ricava da una palma nana americana. Gli esperti di ISSalute spiegano che questi estratti vengono inseriti in medicinali e integratori al fine sia di prevenire che di attenuare diverse condizioni relative alla sfera urologico-sessuale, tra cui l’IPB, il tumore alla prostata, il dolore pelvico cronico, vari disturbi a carico della vescica, diminuzione del desiderio sessuale e squilibri ormonali.
L’estratto dunque va considerato un farmaco a tutti gli effetti, pertanto deve essere prescritto dal medico. L’assunzione di Serenoa repens può anche causare interazioni farmacologiche in caso di contemporanee terapie a base di ormoni. In generale, è opportuno rivolgersi ad uno specialista (urologo) per aver una corretta diagnosi e una cura adeguata della malattia.
Iperplasia prostatica: cos’è
L’ipertrofia o iperplasia prostatica benigna consiste in un aumento della ghiandola prostatica. Si definisce benigna perché non è dovuto a una patologia tumorale. Si tratta di un disturbo che colpisce fino al’80% degli uomini tra i 60 e gli 80 anni, tuttavia soltanto nella metà dei casi l’ipertrofia prostatica benigna presenta dei sintomi.