Nello specifico per quanto attiene alla mammografia, al giorno d’oggi grazie ai progressi tecnologici la quantità di raggi X a cui si è esposti è notevolmente ridotta.
C’è chi critica lo screening mammografico in quanto vengono diagnosticate pericolose lesioni che poi non si rivelano tali, oppure ci sono falsi positivi oppure ancora si utilizzano radiazioni che di per sé possono contribuire a sviluppare un tumore.
Gli esperti dell’Istituto Supriore di Sanità sottolineano che il il tumore va cercato quando è in fase iniziale e non ha ancora provocato molti danni. La mammografia consente di identificare noduli anche di piccole dimensioni (inferiori a 1 cm).
Il tumore al seno è il più frequente nella donna (48.000 su 365.500 diagnosi totali, nel 2014) ed è la seconda causa di morte per cancro nella popolazione Grazie alla diagnosi precoce è possibile quindi salvare la vita a molte donne.