Il figlio Mario che ha 12 anni è affetto dalla nascita da una malformazione cerebrale, situazione resa ancora più difficile da una dislocazione dell’anca e da una grave scoliosi. A causa di questi problemi di salute è costretto a stare su una sedia a rotelle.
Tuttavia ha sempre sognato di giocare a calcio e, grazie ad una deroga della federazione giovanile, da quattro anni può divertirsi insieme ai suoi coetanei. Da 4 anni si può dire che il ragazzino fa parte della squadra di suoi coetanei numero 0, infatti, papà e figlio scendono in campo insieme e il ragazzino viene guidato lungo il campo dal padre, a cui però viene tassativamente vietato toccare il pallone.
Così il padre ha raccontato a El Diario de Juarez: “Ora sono io le sue gambe, sono io a spostarlo, a portarlo a scuola, agli allenamenti due volte a settimana e alle terapie necessarie per le sue condizioni di salute. Sono felicissimo di potermi dedicare al 100% a lui“.