E’ il nuovo sistema di organizzazione degli ospedali, in vigore ormai dal ben lontano 1995 in Italia, su un modello americano impostato nel 1975. In pratica da quella data gli ospedali italiani sono finanziati ovvero ricevono fondi dallo stato in base alla loro produttività.
Un tempo, prima del 1995, gli ospedali ricevevano fondi con rimborsi ” a piè di lista”: un reparto di medicina, ad esempio, veniva finanziato di personale, attrezzature, letti ecc. su richiesta, diciamo per il solo fatto di esistere. Con il nuovo sistema un reparto ospedaliero deve produrre uno standard minimo di attività che almeno raggiunga il pareggio di bilancio tra quanto ricevuto e quanto speso. Il nuovo sistema si chiama DRG, tradotto in inglese Diagnosis Related Groups ovvero ROD in italiano (Raggruppamento Omogeneo di Diagnosi), ed assegna ad ogni ricovero un valore economico in base alla patologia. Ad esempio un infarto miocardico vale come DRG una X cifra in euro che prevede un certo numero di giorni di degenza, ed un reparto che ricovera 100 infarti in un anno “fattura” più euro in termini di DRG, mettendosi in condizione, se produce in attivo, di poter rivendicare ulteriori fondi per personale, apparecchi ecc, ma anche, se non raggiunge almeno il pareggio di bilancio, di rischiare la riduzione del personale o delle attrezzature o addirittura la riconversione o la chiusura. Insomma, in parole semplici, una volta il posto letto era un credito da esigere, oggi è un costo da ammortizzare.
Si capisce dunque come mai esista una sorta di accelerazione dei processi di diagnosi e cura e soprattutto una focalizzazione alla risoluzione del problema acuto, senza perdersi in ulteriori “lungaggini” magari relative a patologie secondarie, per avere la possibilità di occupare quel letto un numero moltiplicato di volte e soprattutto con DRG ” pesanti “, perchè se è vero che l’infarto vale mettiamo 1000 euro (cifre di fantasia), un ricovero per una patologia come ipertensione arteriosa potrebbe valere 100 euro, cioè un decimo, divenendo così il DRG un importante indicatore per valutare il livello di competenza e specificità di un reparto.
Il concetto di cui sopra delinea “l’aziendalizzazione” degli ospedali, nata appunto nel 1995, ovvero il conferimento di una dimensione economica, dal momento che tutto ciò che ha una dimensione economica (persino la famiglia in effetti lo è) si può definire un’ azienda.
L’accelerazione dei processi di gestione di un paziente ospedaliero non è un fenomeno del tutto negativo, perchè ha fatto sì che gli sforzi dei medici, infermieri e personale tutto si siano concentrati sul “presto e bene”, anche se qualche lato negativo si intravede laddove il ricovero avviene ad esempio per un soggetto molto anziano, spesso con patologie accessorie rispetto a quella acuta che potrebbero non essere prese in totale considerazione proprio per rispetto al DRG.
Una soluzione al problema della dimissione precoce (che farebbe tradurre DRG in Dimissione Rapida Garantita !) potrà e dovrà venire dal potenziamento dei servizi extraospedalieri territoriali in grado di accompagnare ad una dimissione meno “traumatica” un paziente complesso.