Il principio cardine del “fare sport” e’ dunque azione educativa alla vita sana sotto tutti i punti di vista. L’allenamento motorio, soprattutto se effettuato con regolarità e continuità nel tempo, non solo permette di raggiungere uno sviluppo armonico del fisico, ma anche di acquisire l’equilibrio psicofisico fondamentale per la crescita armoniosa e sana, contrastando mali oggi molto diffusi a tutte le età come ansia, solitudine, depressione, anoressia, bulimia ecc.
Il movimento e’ un valido supporto al mantenimento dello stato di salute ed equilibrio psico-fisico, fungendo da elemento di prevenzione contro l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, le malattie cardiovascolari, l’obesità o anche il semplice sovrappeso e l’iperglicemia, e puo’ essere considerato un aiuto fondamentale contro l’osteoporosi, la postura errata e i problemi legati ai sempre piu’ frequenti casi di frattura dell’anca negli anziani. E’ il mezzo piu’ efficace per contrastare l’abitudine alla sedentarietà e la solitudine, mali molto comuni a una certa età, spingendo alla socializzazione, al confronto, al mantenimento di rapporti con gli altri.
Viene riferito che, paradossalmente, l’esercizio fisico puo’ scatenare un infarto e nello stesso tempo e’ protettivo verso l’evoluzione della cardiopatia ischemica e della malattia aterosclerotica: non esiste l’esercizio fisico angelo e demone dell’infarto miocardico, piuttosto esiste la confusione tra SFORZO FISICO o STRAIN e ALLENAMENTO o TRAINING. L’uno demone: lavoro strenuo, acuto, che scatena il rischio emodinamico e aritmologico; l’altro angelo: lavoro sottomassimale, di durata o endurance che provoca tutta una serie di adattamenti cardiovascolari e metabolici, utili alla prevenzione cardiovascolare.