All’interno del suo garage è stato ritrovato il bastone e delle fascette con le quali legava e seviziava le sue vittime. Grazie alla descrizione delle tre donne è stato piuttosto facile individuare l’uomo, scongiurato così l’incubo di un mostro di Firenze bis. Ci si chiede allora perché non si è intervenuti prima, bisogna aspettare sempre il morto prima che le forze dell’ordine si muovano?
Giuliano Giambartolomei, procuratore capo, l’ha definito nella conferenza stampa per annunciarne l’arresto “l’uomo della porta accanto, con un’attività lavorativa normale”. E’ anche sposato e con un figlio della convivente. L’uomo ha sviluppato un certo disturbo, gode nel vedere le sue vittime soffrire. Sembra che questa malattia derivi dai fumetti che leggeva da ragazzo, la mente umana ha degli abissi dove è impossibile arrivare e deviazioni difficili da spiegare.