D’altronde già in tempi remoti sebbene non in maniera consapevole, si può affermare che l’uomo si sia nutrito dei cibi fermentati, basti solo pensare ad alimenti presenti sulle nostre tavole quali pane, vino, birra, formaggi, aceto, yogurt. Ma cosa si intende precisamente con fermentazione?
Fermentazione: cos’è e a cosa serve?
La fermentazione è un processo chimico attraverso cui si libera l’energia che è contenuta nel glucosio per renderla utilizzabile dall’organismo. Si tratta in effetti di un procedimento antico che è stato utilizzato per secoli al fine conservare più a lungo i cibi. Solo nell’ottocento grazie a Louis Pasteur è stato possibile spiegare questo procedimento di conservazione degli alimenti.
Ma quali sono i benefici per la salute derivanti dagli alimenti fermentati? Fondamentalmente favoriscono la digestione aumentando il numero di batteri buoni che transitano nel nostro intestino.
Cibi fermentati: ecco quali sono
In particolare questi sono gli alimenti fermentati più utilizzati: yogurt, che deriva dall’azione congiunta di due micorganismi: il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus, il pane con lievito madre, i crauti, il kefir una bevanda originaria del Caucaso, il miso giapponese, le olive e i cetrioli fermentati.