La 16enne è stata trovata priva di vita dal fratello. Ramkarpal Singh, avvocato e deputato nello Stato di Penang, si è chiesto: “La ragazza sarebbe ancora viva se la maggior parte dei follower non l’avesse incoraggiata a togliersi la vita? Avrebbe ascoltato il consiglio degli utenti, cercando l’aiuto di un professionista?”. Secondo l’avvocato, le persone che l’hanno spinta al folle gesto sarebbero quindi responsabili di istigazione al suicidio, un reato che in Malaysia viene punito con la pena di morte o con la reclusione fino a 20 anni se riguarda un minore.
Instagram già dallo scorso febbraio ha rimosso tutte le immagini e i post legati all’autolesionismo e suicidio a seguito della richiesta da parte dei genitori di un adolescente inglese che nel 2017 si è tolta la vita anche a causa di atti bullismo sui social.