Intanto il livello dei consumi non varierà di molto, anzi saranno praticamente fermi. A spendere di più sarà solo il 2% degli italiani, ovvero non più 960 mila persone. Insomma ben 6 milioni di italiani quest’anno hanno rinunciato ai regali e alle compere natalizie.
Detto in altri termini se il 96% degli italiani comprerà un dono per sè e la sua famiglia, il 13% ne sarà tagliato completamene fuori, mentre i 71% quest’anno si dedicherà alla scelta di un regalo utile.
Sostanzialmente a creare un discrimine nella possibilità di fare acquisti natalizi sarà la tredicesima e quindi la differenza è tra gli impiegati e i lavoratori autonomi e liberi professonisti: i primi infatti acquisteranno il 2,6% in più rispetto a chi invece non può contare su questa mensilità suppletiva.
La crisi va ad influire non solo sui consumi di Natale ma anche nelle spese occorrenti tutti i giorni: il 15% ha dichiarato di risparmiare sul carburante, ben 5,2 milioni di italiani ha tagliato invece sulle spese alimentari. Eppure appena 7 anni fa il 64% degli italiani dichiarava di avere un reddito sufficiente per tutto il mese. Bei tempi.