La parola dieta deriva dal greco dies ethos, ovvero “stile quotidiano”: in sostanza la dieta non è quel gruppetto di foglietti che attacchiamo al frigorifero e che ci spiega cosa e quanto mangiare a colazione, pranzo, cena con tutte le indicazioni connesse sulle quantità di olio, sui cucchiaini di zucchero ecc.
Questo tipo di dieta, per quanto possa essere ricavata dopo una serie di valutazione di parametri quali peso, altezza, indice di massa corporea, impedenziometria, plicometria, diventa spesso una regola da dover rispettare in un determinato periodo di tempo, nella maggior parte dei casi con effetti favorevoli sul peso e sulla sensazione soggettiva di benessere, ma che molto frequentemente comporta il progressivo abbandono della stessa con il ripristino del peso corporeo precedente nel giro di qualche settimana o mese, in relazione alla costanza e alla determinazione di chi la fa.
Un approccio diverso e, probabilmente, vincente, potrebbe essere quello di partire con la elaborazione di un diario alimentare quotidiano, ovvero mettere per iscritto tutto ciò che abitualmente si consuma in due settimane. Questo “diario” va consigliato al medico dietologo nutrizionista che ne individuerà gli “errori alimentari”. Molto frequentemente, infatti, l’eccesso di peso è determinato da una non corretta educazione alimentare. Se si individuano gli errori intanto si partirà dalla correzione di questi, nel tentativo di modificare radicalmente lo stile di vita e con l’obiettivo di convincere il “paziente” ad adottare uno stile quotidiano continuo nel tempo, ovvero una dieta nel suo stretto significato etimologico.
Ha molta importanza, in questo ambito, la figura dell’educatore alimentare, ovvero un soggetto abilitato a diffondere questo messaggio nella popolazione e a collaborare con il medico dietologo nella individuazione degli errori alimentari.
Un’altra ragione per cui la dieta spesso fallisce è la mancanza della attività fisica, che invece deve andare di pari passo con la correzione della errata alimentazione. Una buona dieta non riuscirà mai senza una parallela attività fisica, naturalmente costruita e adattata sulle esigenze individuali in relazione all’età, alla presenza di eventuali ostacoli legati a patologie articolari ecc,
E’ importante ricordare, a questo proposito, uno slogan sostenuto da un nostro brillante medico dietologo, il Prof Eugenio Del Toma: “la dieta si fa contando i passi”!