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Quando il cuore non segna il ritmo

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Infarto cuore come si cura
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Infarto cuore come si cura
Il nostro cuore batte sempre, o quasi, ad un ritmo costante. Quando il ritmo non viene mantenuto si manifesta la totale anarchia del cuore, e si parla di fibrillazione atriale. Questo tipo di aritmia aumenta progressivamente con l età avanzata e si puo verificare in oltre il 60 per cento dei casi di ultraottantenni. Gli atri del cuore non sono in grado di mandare segnali ai ventricoli e sparano impulsi continui fino a quando qualcuno di questi non raggiunge le cavità ventricolari del cuore per dare luogo ad un battito.

Fibrillazione atriale: perché è pericolosa

La fibrillazione atriale rappresenta una aritmia pericolosa perché all’interno degli atri che risultano praticamente paralizzati, si possono formare come dei mulinelli di sangue che possono far partire trombi per il circolo periferico. Fondamentale in questo tipo di aritmia risulta da un lato il controllo della frequenza cardiaca per ottenere una riduzione della palpitazione che è il sintomo più fastidioso e spesso invalidante, dall’altro il controllo della formazione dei trombi con una terapia che tende a rendere più fluido il sangue, ovvero terapia anticoagulante.

Una volta bisognava ricorrere, ad un unico farmaco, il warfarin, che richiedeva un costante controllo di un parametro del sangue detto INR comportando un prelievo almeno ogni dieci giorni per aggiustare la dose.

Oggi disponiamo di nuovi anticoagulanti detti NAO che agevolano di molto la gestione terapeutica di questo tipo di pazienti. Non bisogna temere l’assunzione dell’ anticoagulante, magari rifugiandosi nella aspirina a basso dosaggio, perché quest’ultima non ha alcun effetto protettivo nei confronti della fibrillazione atriale.

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