Loading...

Paralisi del sonno, un incubo ad occhi aperti: le cose da sapere

0
65
Paralisi del sonno incubo
Johann Heinrich Füssli, "L’Incubo
Loading...
Loading...

Si tratta di una esperienza terrorizzante che consiste in un improvviso risveglio nel cuore della notte o alle prime luci dell’alba in cui ci si trova completamente immobilizzati e quindi incapaci del tutto di muoversi. L’impossibilità di muoversi è resa più angosciosa da una sensazione di soffocamento come se un fantasma, un demone o una donna vecchia dalle orribili fattezze, ci si sedesse sopra il petto, opprimendoci.

Molto indicativa e suggestiva è ad esempio l’opera di Johann Heinrich Füssli che ritrae una figura orribile accovacciata sopra lo stomaco di una donna. Si tratta in effetti di un fenomeno conosciuto e temuto che attraversa tutte le culture antiche. I babilonesi chiamavano questo intruso Lilitu, demone del vento che seduceva gli uomini di notte, gli ebrei Lilith, nel medioevo Lamia, nell’antica Germania mare. In latino prende il nome di incubus per l’appunto incubo. Nella cultura marchigiana e abruzzese “Pandafeche” è una strega che ci paralizza mentre stiamo dormendo.  Il Pandafeche si posizionerebbe sopra il dormiente, che afflitto da una sensazione di soffocamento sarebbe incapace di muoversi o di reagire. Secondo la tradizione popolare per liberarsi del Pandafeche sarebbe sufficiente lasciare un fiasco di vino vicino al letto, poiché tale bestia ne è molto ghiotta. Oppure lasciare una scopa con una setola od un sacchetto di legumi, poiché il Pandafeche è molto curioso e ama contare.

Paralisi del sonno

In realtà la paralisi del sonno è molto più diffusa di quanto si pensi. Questo disturbo può colpire dal 10 al 40% delle persone nel corso della loro vita. E’ caratterizzata dai seguenti sintomi: coscienza, difficoltà respiratorie e rigidità dei muscoli. Rientra nell’ambito delle parasonnie, ovvero sembra che accadano quando siamo svegli ma in realtà si verificano mentre dormiamo. La paralisi del sonno si manifesta mentre si è sdraiati a letto in posizione supina. Si ha quindi la sensazione di essere coscienti ma non si riesce a parlare, muoversi, per cui si provano sentimenti di angoscia e terrore che possono durare da pochi secondi fino anche a due minuti.

Può verificarsi sia quando ci stiamo per addormentare, il tal caso prende il nome di paralisi ipnagogica opppure quando stiamo per risvegliarci, in tal caso è nota come paralisi ipnopompica.

Paralisi del sonno: perché si verifica

Mentre dormiamo nella fase di sonno REM, i nostri muscoli risultano immobili o atonici. Questa paralisi dei muscoli volontari ha uno scopo protettivo in quanto ci impedisce di compiere movimenti bruschi o pericolosi mentre stiamo dormendo e quindi siamo incoscienti. Nella paralisi del sonno invece questa atonia dei muscoli si verifca quando siamo svegli. Deriva quindi da una errata sincronizzazione dei meccanismi nervosi di controllo del sonno.

Paralisi del sonno: cosa fare

Non esiste una cura per la paralisi del sonno, possono però seguirsi alcuni consigli. Ad esempio è preferibile evitare di dormire sdraiati sulla schiena, ovvero in posizione supina, perché favorisce la paralisi e aumenta la sensazione di soffocamento. Dormire con regolarità tra le 6 e le 8 ore per notte aiuta a prevenire questo disturbo.

Quando si verifica una paralisi del sonno non provate a contrastarla perché potrebbe aumentare l’angoscia. Focalizzate piuttosto l’attenzione su alcuni dettagli del vostro corpo, ad esempio provate a muovere l’alluce o gli occhi. Provate anche a regolarizzare il respiro alternando inspirazione ed espirazione.

Loading...
Loading...