Stando a quanto riportato dal quotidiano la Stampa, il paziente a seguito dello svolgimento di alcune analisi di routine scopre dei valori alterati fino a quando gli viene fatta la diagnosi non direttamente di Epatite C, all’epoca questa malattia era ancora poco conosciuta, ma di non Epatite A o non di B e gli viene riconosciuta una invalidità del 15%. L’uomo che oggi ha 64 anni finalmente ha ottenuto il risarcimento pari a 64mila euro da parte dell’Asl 2 di Savona.
D’altronde l’epatite C è una malattia subdola che può anche non dare alcun segno di manifestazione clinica significativa, restando così latente per anni interi. Quando si manifesta però una delle sue evoluzioni più temibili può portare al cancro al fegato, ovvero alla cirrosi epatica che rende necessario il ricorso al trapianto.