In particolare questa resistenza agli antibiotici non riguarda infezioni rare bensì comuni, ad esempio patologie comuni che possono colpire il tratto respiratorio e le vie urinarie, comprese le infezioni sessualmente trasmissibili.
Così in particolare ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS e co-presidente della IACG: “Siamo ad un punto critico nella lotta per proteggere alcuni dei nostri farmaci più essenziali. Questo rapporto contiene raccomandazioni concrete che potrebbero salvare migliaia di vite ogni anno“.
Le raccomandazioni dell’Onu per fronteggiare l’antibiotico-resistenza
Queste le raccomandazioni ai paesi da parte dell’Onu per contenere il fenomeno dell’antibiotico-resistenza: assegnare la priorità ai piani d’azione nazionali, costituire sistemi normativi più rigorosi ed appoggiare programmi di sensibilizzazione per un uso responsabile e prudente degli antimicrobici da parte dei professionisti della salute umana, animale e vegetale. Grande impulso dovrebbe poi essere dato agli investimenti in ricerche ambiziose e allo sviluppo di nuove tecnologie per contrastare la resistenza antimicrobica. Infine bisognerebbe eliminare urgentemente l’uso di antimicrobici di importanza critica come promotori della crescita in agricoltura. Purtroppo temiamo che anche queste raccomandazioni restino lettera morta.