Di questi 12 milioni di ettari di foreste tropicali, 3,64 milioni riguardano le foreste primarie ovvero quelle vergini perché mai toccate dall’uomo, che sono le più importanti per il mantenimento della stabilità climatica e la difesa della biodiversità.
Nel 2018 il Brasile è stato il Paese che ha perso la maggiore superficie di foreste tropicali primarie, 1,3 milioni di ettari. A seguire la Repubblica democratica del Congo e l’Indonesia, Colombia e Bolivia.
Si tratta di dati che indubbiamente lasciano molto riflettere. L’impoverimento progressivo di questo patrimonio forestale che meriterebbe una maggiore tutela, rappresenta una minaccia costante per la sopravvivenza di molte specie viventi, compreso l’uomo.