il trapianto consiste nel trasferimento del materiale fecale da un donatore sano a un paziente affetto da infezioni non sensibili al trattamento standard con gli antibiotici.
In particolare il trapianto di flora intestinale si è rivelato molto utile per trattare l’infezione causata dal batterio Clostridium difficile. Questa infezione compromette la salute soprattutto dei pazienti immunodepressi o che sono stati sottoposti a un trapianto. L’infezione presenta un elevato tasso di mortalità che tocca l’80%, in quanto è resistente agli antibiotici.
Si tratta di una tecnica che si utilizza già da anni negli Stati Uniti, anche se ancora non è stata riconosciuta dal Food and Drug Administration, in quanto rientra nella categoria dei prodotti biologici e non di un farmaco vero e proprio.
Il trapianto di feci potrebbe rivelarsi efficace anche per il trattamento delle patologie infiammatorie intestinali, il colon irritabile e alcuni disturbi metabolici.