Nello specifico il Pontefice si è soffermato sullo smartphone e sull’utilizzo talvolta compulsivo che ne fanno i ragazzi. In questo senso così si è espresso: “Liberatevi dalla dipendenza del telefonino! Per favore”. “Il telefonino è un grande aiuto, è un grande progresso; va usato, è bello che tutti sappiano usarlo. Ma quando tu diventi schiavo del telefonino, perdi la tua libertà. Il telefonino è per comunicare, per la comunicazione: è tanto bello comunicare tra noi. Ma state attenti, che c’è il pericolo che, quando il telefonino è droga, la comunicazione si riduca a semplici contatti”. Ed ha poi aggiunto. “Ma la vita è comunicare, non semplici contatti”. Il Papa ha poi concluso, citando un passo di Sant’Agostino: “‘In interiore homine habitat veritas’.”
Insomma un discorso davvero significativo e importante da parte di Papa Bergoglio, che pone in evidenza come i cellulari e gli smartphone, da un lato hanno senz’altro arricchito il mondo di un giovane di oggi, ma d’altro canto non bisogna dimenticare che si tratta di strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione per migliorare le nostre vite, per cui come tali vanno utilizzati, altrimenti corriamo il rischio di diventarne schiavi.
Cos’è la dipendenza da smartphone
La dipendenza tecnologica dai cellulari è stata battezzata dagli esperti come “Sindrome da Hand-Phone”. Consiste in una sorta di incantamento che ci prende davanti lo schermo dello smartphone tale da non permettere di staccarci dal cellulare neanche per un secondo. Insomma più che servirci della tecnologia che ci mette a disposizione sempre più strumenti, ne stiamo diventando sempre più servi. In particolare è così per lo smartphone, una sorta di oggetto totem della modernità, che non smettiamo di compulsare da mattina a sera per leggere o inviare messaggi, guardare video, navigare su internet.