- Caffè. Secondo gli esperti il caffè potrebbe essere estinto già entro il 2080 se non si interviene drasticamente. Gli scienziati ritengono che l’aumento delle temperature nelle piantagioni dove viene coltivato, favorisce lo sviluppo di funghi e parassiti nocivi per la pianta.
- Banane. Questo frutto potrebbe scomparire entro i prossimi 5-10 anni a causa di funghi patogeni. Nello specifico sono 3 i funghi patogeni che stanno decimando le piantagioni di banane: ad infestare le colture è la malattia di Panama e Sigaoka. Tale funghi patogeni hanno ridotto la produzione di questo frutto del 40%. Nell’ultimo decennio studiando il genoma di questi parassiti, i ricercatori hanno osservato che si è accresciuta notevolmente l’aggressività di questo parassita che attacca le banane. Le più minacciate risultano le Cavendish, le banane maggiormente diffuse.
- Miele. L’uso di alcuni antiparassitari mette a rischio la popolazione delle api, che risultano in diminuzione in tutto il mondo. Albert Einstein affermava che “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Ed in effetti questi insetti sono fondamentali per l’intero ecosistema, basti considerare il ruolo che svolgono per l’impollinazione delle piante.
- Cioccolato. Due sono i fattori che potrebbero portare all’estinzione della pianta di cacao: il cambiamento climatico in corso e la domanda sempre più pressante di questo alimento da parte dei paesi asiatici, oltre che dell’entrata nel mercato di due nuovi attori: Brasile e Russia. D’altronde la pianta da cui si ricava il burro di cacao e la sua polvere, la Theobroma cacao, per crescere ha bisogno di una striscia di terra pluviale a circa 20 gradi a nord e sud dell’equatore. Come detto però a causa dell’aumento delle temperature già a partire dall’anno 2050 potrebbe scomparire del tutto. D’altronde l’aumento delle temperature farà evaporare l’acqua dal suolo e dalle piante a una velocità maggiore rispetto al consueto e la progressiva scarsità delle piogge equatoriali aggraverà ulteriormente la situazione.
- Burro d’arachidi in quanto fa fatica a crescere in condizioni di siccità, che tuttavia si verificano sempre più di frequente.
- Salmone. Questi pesci faticano ad adattarsi all’aumento delle temperature delle acque. Ma senza le acque fredde in cui sono soliti riprodursi, difficilmente potranno acclimatarsi altrove.
- Lo sciroppo d’acero è un altro prodotto che potrebbe scomparire a causa del riscaldamento globale. Se in Canada la temperatura dovesse aumentare di più di sei gradi, gli alberi d’acero potrebbero avere serie difficoltà nel produrre la linfa.