Ovviamente si tratta di una abitudine non salutare, che a lungo andare potrebbe procurargli dei problemi di salute, tuttavia l’uomo non sembra intenzionato a smettere: “Io li adoro, i mattoni sono diventati parte della mia vita. Posso saltare i pasti ma non di mangiare un mattone” . Invano la madre nel corso degli anni ha provato a persuadere il figlio a smettere di mangiare mattoni e detriti, ma putroppo non è stato in grado di farlo recedere da questa “dieta”. L’uomo preferisce continuare ad aggirarsi per i villaggi andando ad addentare i muri delle case di fango. Ogni giorno mangia circa un mattone e tre chili di fango al giorno.
Picacismo: cos’è
L’uomo soffre di un disturbo alimentare noto come picacismo. Questa malattia consiste nel portare alla bocca e ingerire per almeno un mese sostanze prive di qualsiasi proprietà nutritiva e non commestibili come ad esempio carta, stoffa, sapone, capelli, lana, gesso, talco, terra, vernice, gomma, metallo, carbone, ciottoli, carbone, creta o ghiaccio. Chi soffre di pica può andare incontro a delle complicanze mediche in relazione sia al livello di tossicità della sostanza assunta e sia a lesioni a esofago e stomaco.