Così Charlotte ha raccontato quei terrbili momenti che hanno segnato per sempre la sua vita. “Ero terrorizzata e pensavo che stava per stuprarmi. Mio nonno si è avvicinato con una gruccia in mano. Quello che è accaduto dopo mi perseguiterà per sempre. Mi sono sentita come se stessi per morire. Dopo, disse che non sarei più potuta rimanere incinta e mi ha lasciato sanguinante a terra“. Solo nel 2011, quando Charlotte aveva 14 anni, il nonno ha smesso di abusare di lei.
Le violenze si sono susseguite dal 2001 al 2011. Il nonno in realtà era il padre del suo patrigno. Prima che iniziassero questi abusi, come tutti i bambini, adorava suo nonno.
Nel novembre del 2016 la ragazza ha trovato il coraggio di denunciarlo. Nel 2017 il nonno pedofilo si è riconosciuto colpevole dei reati di stupro e aggressione sessuale quando Charlotte era una bambina di età inferiore ai 13 anni. L’uomo è stato condannato a 25 anni di prigione.